Autore:
Andrea Tagliapietra
Titolo [Ita]:
Gioacchino da Fiore e le origini teologiche del pensiero italiano contemporaneo
Title [Eng]:
Gioacchino da Fiore and the theological origins of contemporary Italian thought
Data pubblicazione: 2018
Fascicolo: LVII - anno: 2018/2 - pp. 105-124
Lingua: Italiano.
DOI: 10.1400/269270
Abstract [Ita]
Il presente articolo propone di includere di Gioacchino da Fiore nel canone dell’Italian Thought, argomentando che il suo impianto messianico, centrato sulle tre Età dello spirito, costituirebbe una feconda aggiunta ai tentativi di pensatori, come Esposito e Agamben, di analizzare la crisi politica contemporanea a partire dalla problematica teologico-politica. L’articolo muove da annotazioni sul significato non solo storiografico, bensì genealogico del concetto di canone, con riferimento particolare a quello tracciato da Esposito in Pensiero vivente. Segue una lettura del pensiero di Gioacchino che ne enfatizza il carattere figurale e prende le distanze dalla riduttiva interpretazione escatologica – quindi secolarizzante - fornita da Taubes e Löwith. Conclude mostrando le tangenze del modo in cui Gioacchino caratterizza l’Età dello Spirito Santo con le riflessioni di Esposito sul “sabato” in cui la figura teologico-politica del debito verrebbe sospesa, nonché con quelle di Agamben sul passaggio dal paradigma della sovranità a quello dell’oikonomia.
Abstract [Eng]
The present article suggests the inclusion of Gioacchino da Fiore in the canon of the “Italian thought” and discusses that his messianic structure, centred on the three Ages of the Spirit, would prove a fruitful addition to the attempts of such thinkers as Esposito and Agamben, who are analyzing the present political crisis in the light of political theology. The article begins with some annotations on the not only historiographical, but also genealogical character of the concept of “canon”, with particular reference to the one sketched by Esposito in Living Thought. It then moves on to an interpretation of Gioacchino’s thought which, emphasizing its figurative nature, avoids the reduction to eschatology (and thus secularization) typical of the Taubes-Löwith hermeneutic line. The articles ends by showing the similarities between what Gioacchino says on the Age of the Holy Spirit and what Esposito envisages about a possible “Saturday”, in which the theological-political figure of debt is suspended, as well as with Agamben’s reflections on the shift from the paradigm of sovereignty to that of oikonomia.
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