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In a Coca-Cola World: ciò che è eguale in Andy Warhol


Autore:

Massimo Adinolfi


Titolo [Ita]:

In a Coca-Cola World: ciò che è eguale in Andy Warhol


Title [Eng]:

In a Coca-Cola World: what is equal in Andy Warhol


Data pubblicazione: 2015

Fascicolo: LIV - anno: 2015 - pp. 109-125

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/252577


Abstract [Ita]

Il senso del lavoro di Warhol viene di solito indicato nella consacrazione definitiva dell’incontro fra cultura alta e cultura di massa, o, all’opposto, nel freddo e neutrale accumulo di prove contro quella integrazione. Il saggio prova a sostenere che in realtà le due interpretazioni si co-appartengono, o che perlomeno Warhol non aveva alcun interesse a sciogliere una simile ambiguità. Si può dire anzi che essa sia connaturata alla sua stessa idea dell’America e – se così si può dire – dell’oggetto americano. Di qui si muove dunque per offrire una riflessione di carattere teoretico sopra lo statuto logico dell’oggetto che rende possibile questa duplicità di interpretazioni.


Abstract [Eng]

The meaning of Warhol’s work is usually indicated in the dominant approach of the intersection between high culture and mass culture or, contrarily, in the cold and neutral collection of proof against this integration. This essay is trying to maintain that, in reality, the two interpretations co-belong to each other, or that at least Warhol wasn’t at all interested in resolving this ambiguity. As a matter of fact, it can be said that it is intrinsic to his very idea of America and – if you like – the American object. The author thus moves from here to offer a theoretical reflection upon the logical statute of the object that renders this duplicity of interpretations possible.

 

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