Autore:
Vincenzo Vitiello
Titolo [Ita]:
Oklahoma: il più grande teatro del mondo
Title [Eng]:
Oklahoma: the largest theatre in the world
Data pubblicazione: 2015
Fascicolo: LIV - anno: 2015 - pp. 11-29
Lingua: Italiano.
DOI: 10.1400/252572
Abstract [Ita]
Il teatro di Oklahoma – il più grande teatro del mondo – è la rappresentazione dell’universo umano ove ciascuno recita quello che è, perché quello che è, è solo quello che appare agli altri come a se stesso. America di Kafka è il luogo in cui ciascuno ritrova se stesso nella propria dispersione. È l’esito ultimo del nichilismo europeo, in cui si raccoglie l’intera storia. Apparentemente il romanzo resta inconcluso: il treno per Oklahoma non giunge alla meta. Non poteva. Ad Oklahoma – il più grande teatro del mondo – eravamo, noi tutti, già da prima che il treno partisse. Il futuro ha un cuore antico: New York ‘ricorda’ Neapolis. O Neapolis New York?
Abstract [Eng]
The Oklahoma Theatre – the largest theatre in the world – is the representation of the human universe where each one of us acts how he is, because “how he is” is how he appears to be to others and to himself. In Kafka’s America each and every one of us finds himself in his dispersion. It is the final outcome of European nihilism, in which the entire history is concentrated. Apparently the novel remains unfinished: the train to Oklahoma does not reach its destination. It couldn’t have. All of us were in Oklahoma – the greatest theatre in the world – already before the train departed. The future has an ancient heart: New York ‘recalls’ Neapolis. Or does Neapolis recall New York?
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