Autore:
Gennaro Carillo
Titolo [Ita]:
Colpo di fulmine. Vico e il tempo barbaro
Title [Eng]:
Thunderbolt. Vico and the barbaric time
Data pubblicazione: 2018
Fascicolo: LVII - anno: 2018/2 - pp. 45-58
Lingua: Italiano.
DOI: 10.1400/269264
Abstract [Ita]
Provare a pensare l’origine rozza del mondo civile significa, per Vico, prendere sul serio la ferinità dei primi uomini e reintegrare appieno la barbarie – purché si tratti di barbarie ‹‹del senso››, che è produttiva, e non ‹‹della riflessione››, che è invece esiziale – nella civiltà. Quella vichiana è dunque una filosofia dell’ignoranza: una filosofia che per discendere al primo pensiero umano si riduce a ‹‹uno stato di non saper nulla›› e assume come proprî principali soggetti il bestione e l’eroe, figure entrambe liminali e iperboliche.
L’origine del mondo civile è anche un grandioso mito di fondazione. Vico lo costruisce attingendo a fonti classiche, scritturali, moderne, talora persino maledette, per il riuso empio che se ne fa tra Sei e Settecento. L’immagine del cielo fulminante che segna l’inizio superstizioso del tempo storico rimanda, quasi ne fosse una ekphrasis o un commento, agli scenari ‘catastrofici’ dell’iconografia barocca.
Abstract [Eng]
According to Vico, to try and think the rough origin of the civilized world means taking the feral element in the first men seriously and put barbarity back into the very concept of civilization – as long as it is a barbarity of «sense», that is productive, and not of «reflection», which is deadly. Vico’s philosophy is therefore a philosophy of ignorance: in order to descend backwards to the first form of human thought, it reduces itself to a «state of knowing-nothing» and it chooses the bestione (the big beast) and the hero as its main topics – both marginal and hyperbolic characters.
The origin of the civilized world is also a great foundation myth. Vico builds it by drawing from classical, biblical and modern sources. Sometimes he even draws upon cursed sources, because of their blasphemous use in the XVII and XVIII centuries. The image of the sky striking with lightning that marks the superstitious start of historical time refers to ‘catastrophical’ scenarios in Baroque iconography, just as if it were an ekphrasis or a commentary.
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